sabato 21 settembre 2019 – ore 22 @ Consorzio WunderKammer
Un film di Boato\Danesin
Regia, fotografia e montaggio video di Giulio Boato
Musiche originali, sound design e missaggio Lorenzo Danesin
Tratto dall’omonima live-performance di DOM-
Ideazione, drammaturgia e regia di Leonardo Delogu e Valerio Sirna
con Mario D’Amico e con Natalia Agati, Mattia Fiorenza, Matteo Locci, Marta Olivieri, Franca Vannini, Antonio Zuccari
produzione PAV
in collaborazione con Kublai Film, Boato\Danesin, DOM-
Durata 60′
Introduce Michele Pascarella
«Come trasformare un evento teatrale in un’opera cinematografica? E se questo evento non prevedesse una storia, ma fosse solo una lunga camminata dal centro di Roma all’idroscalo di Ostia? Come possiamo rendere, in immagini e suoni, l’incredibile effetto di amplificazione della realtà che vive lo spettatore de L’uomo che cammina? È quello che ci siamo chiesti quando abbiamo deciso di fare questo film.» (Giulio Boato)
L’uomo che cammina è una performance di paesaggio della durata di cinque ore ispirata alla graphic novel di Jiro Taniguchi, realizzata dal collettivo artistico DOM- di Leonardo Delogu e Valerio Sirna. Dopo una tournée in diverse città italiane ed estere, L’uomo che cammina è stato realizzato a Roma nell’estate del 2018. In occasione della produzione romana, il duo artistico Boato\Danesin ha seguito lo spettacolo e ne ha realizzato un film. Il risultato è un’opera inedita che, sfruttando le possibilità del mezzo cinematografico, dà una nuova vita all’esperienza performativa da cui trae origine. Alla proiezione del film – della durata di un’ora, presentato in anteprima per Short Theatre – seguirà un dibattito con gli artisti.

Un uomo percorre la città passeggiando. Attraversa una varietà di spazi che si susseguono e si ricompongono in un trittico quasi ultraterreno. Durante questo tragitto, il frammento di una vita si dispiega: un pomeriggio di fine estate dall’andamento sospeso, la figura di un uomo umbratile e sfuggente, calato in un gioco di apparizioni e depistaggi narrativi. Attraverso il suo viaggio, il paesaggio si apre e si svela agli occhi del pubblico che lo segue a distanza, come a spiarlo, in bilico tra identificazione e distacco. A partire da questo corpo a corpo con il reale, DOM- costruisce una drammaturgia di spazi in cui lasciar esplodere il confine tra centro e periferie, tra urbano e terzo paesaggio, tra umano e non umano. Nella rielaborazione di Boato\Danesin, la telecamera si fa corpo-spettatore, per addentrarsi sempre più profondamente nella sostanza dei luoghi. La resa audiovisiva del cammino diventa il pretesto per tradurre nel cinema la nozione teatralissima di “esperienza”.
Giulio Boato (Venezia, 1988) ha studiato arti visive e dello spettacolo alle università di Venezia, Bordeaux, Bologna e Parigi, e ora vive tra Italia e Francia, a seconda degli spettacoli e film che dirige. Il suo primo film documentario è un ritratto del controverso artista e regista teatrale Jan Fabre. Uscito nel 2015 e trasmesso in numerosi festival Europa, Asia e America, ha ricevuto il premio come miglior documentario d’arte a Roma (Conversazioni Video, 2015). Da allora, Giulio Boato continua a collaborare con Jan Fabre: ha documentato le sue grandi mostre italiane a Firenze (2016) e alla Biennale di Venezia (2017) e co-diretto la regia video di Mount Olympus – a 24h performance (2017).
Nel 2018, ha presentato al Segal Center di New York Theatron, film documentario sul regista d’avanguardia Romeo Castellucci, proiettato in prima italiana al Biografilm Festival, premiato come miglior documentario al New Renaissance Film Festival (Londra) e come miglior film sulla performance al FAFF di Los Angeles.
Nello stesso anno, ha concluso il film sull’artista multimediale giapponese Shiro Takatani, selezionato in competizione al FIFA International Art Film Festival 2019 (Montreal), presentato in prima italiana a RomaEuropa festival e proiettato a Singapore, Sofia, Hong Kong.
Lorenzo Danesin (Treviso, 1988) è sound designer, compositore e fonico. Ha studiato chitarra classica presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia e Storia e Tutela dei Beni Culturali Musicali presso l’Università degli Studi di Padova. Ha curato le colonne sonore, il soundesign e l’editing del suono di diversi film, medio e cortometraggi, fra cui Animata Resistenza (Leone per il Miglior Documentario sul Cinema nella sezione Venezia Classici al 71° Festival Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia), THEATRON | Romeo Castellucci, JAN FABRE. Beyond the artist, SHIRO TAKATANI – between nature and technology. Nel teatro collabora stabilmente con la compagnia doyoudada, di cui è anche fondatore, e con la Post Scriptum Company. Ha lavorato a numerosi spot e prodotti audiovisivi per diverse aziende, nazionali e internazionali.
DOM- è un progetto di ricerca nato nel 2013 dalla collaborazione tra gli artisti Leonardo Delogu e Valerio Sirna. Indaga il linguaggio delle arti performative, contaminandolo con l’approccio militante delle Environmental Humanities e con le istanze e gli immaginari delle pratiche eco-anarco-queer. La ricerca ruota attorno al rapporto tra corpi e territori, investigando il nodo della permeabilità e osservando come potere, natura e marginalità interagiscono nello spazio pubblico. DOM- si occupa della creazione di peculiari pratiche di abitazione, legate allo spazio e al tempo della produzione artistica, e di formati ibridi che scaturiscono dall’ascolto delle forze in campo, umane e non umane, metereologiche e compositive, mitologiche e future.